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F1 | GP Abu Dhabi 2021, analisi gara: grazie Verstappen e Hamilton

Verstappen e Hamilton non meritavano un finale così controverso a causa della discutibile gestione degli sdoppiati in regime di Safety Car. Stagione epica e memorabile

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Max Verstappen ha vinto il gran premio di Abu Dhabi che si è svolto domenica presso il Yas Marina Circuit e si è laureato campione del mondo di Formula Uno per la prima volta in carriera. Decisivo è stato il sorpasso all'ultimo giro alla curva 5 su Lewis Hamilton che ha creato svariate polemiche e il doppio reclamo presentato della Mercedes che, però, la FIA ha respinto. Analizziamo punto per punto quanto è avvenuto nello spettacolare e concitato gran premio di domenica scorsa.

AVVIO MIGLIORE DI HAMILTON
I due contendenti al titolo iridato scattavano appaiati in prima fila, con Verstappen in pole position davanti a Hamilton. Allo spegnimento dei cinque semafori è il britannico della Mercedes ad aver un avvio migliore, nonostante fosse dal lato sporco della pista e con mescole medie invece della soft del rivale che offrivano meno grip meccanico, sopravanzando subito il rivale. Poco dopo, però, l'olandese della Red Bull ha attaccato all'interno della frenata della curva 6 il sette volte iridato, il quale a sua volta è andato lungo tagliando la chicane mentre il pilota orange la curva l'ha fatta nonostante Lewis abbia allargato la traiettoria in frenata e costringendolo ad arrivare più lungo.
Qui si è subito scaturita la prima polemica del gran premio, dato Hamilton non ha restituito la posizione a Verstappen e la Direzione Gara ha deciso non investigare l'episodio. Da quel momento in poi, il pluri iridato ha preso il largo guadagnando mediamente ad ogni giro 2 decimi e mezzo su Max e portando il suo vantaggio al punto in cui subire un eventuale undercut sarebbe stato ininfluente. Undercut che la scuderia di Milton Keynes ha provato ai danni fi Hamilton al quindicesimo passaggio con Verstappen, ma il muretto di Stoccarda ha reagito subito chiamando ai box il proprio pilota di punta e di fatto neutralizzando ogni possibilità varietà strategica degli anglo-austriaci con la vettura dell'olandese. Invece, Sergio Perez è rimasto in pista con gomme soft usate.

DIFESA ESTREMA DI PEREZ
Mentre Hamilton e Verstappen hanno effettuato il proprio pit stop, Perez ha proseguito con gli pneumatici morbidi dato che la Red Bull ha adottato con lui una strategia volta al metterlo in prima posizione per aspettare il pilota della Mercedes e rallentarlo per favorire il ritorno del suo compagno di squadra. Situazione che si è verificata al ventiduesimo giro. Il trentaseienne di Stevenage ha agguantato il trentunenne di Guadalajara sorpassandolo in reazione in uscita dalla curva 7, ma Checo ha sfruttato l'ausilio del DRS per rimettersi in scia all'avversario e sopravanzandolo sul rettilineo successivo con un sorpasso al limite dato che è andato vicino al guadrail interno.
Nell'arco di questa tornata i due hanno chiuso con un crono ben 5 secondi più lenti di Verstappen, che è riuscito a raggiungerli appena dopo il sorpasso di Lewis ai danni di Sergio al passaggio seguente sul rettifilo che porta alla staccata della curva 6. Nonostante Hamilton si sia ripreso la testa della classifica, il distacco sul rivale alla corona iridata è passato da 8.3 secondi a 1.2 secondi, a testimonianza dell'eccellente lavoro da scuderio difensore, duro ma corretto, che Perez ha fatto sulla Mercedes dell'inglese.

PASSO GARA MONSTRE DI HAMILTON CON GOMME HARD
Con il rientro ai box di Perez, si ristabiliscono le posizioni iniziali con Hamilton primo davanti a Verstappen. Il leader della gara comincia a imporre il proprio ritmo inanellando una sequenza di giri veloci con gli pneumatici duri che gli consentono, nell'arco di una decina di tornate, di ampliare il distacco sul rivale a oltre dieci secondi. Com'era prevedibile la Red Bull avrebbe sofferto sul ritmo gara con le mescole più dure data la configurazione aerodinamica adottata sulle RB16B.
Sfruttando la Virtual Safety Car che è stata messa per rimuovere l'Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi fermo in uscita dalla curva 9, la Red Bull ha fermato ambedue le monoposto per inventarsi qualcosa di diverso dal punto di vista strategico. Così facendo in regime di VSC il tempo perso è circa 9 secondi in meno. Con gomme hard nuove Verstappen gira un paio di decimi al giro più veloce di Hamilton, sino ad accorciare il distacco a 11 secondi. A dieci giri dal termine, la posizioni sembrano ormai congelate dato che la progressione cronometrica dell'olandese sull'inglese si interrompe, prima che al 54° si verifichi l'episodio decisivo in chiave titolo mondiale.

CAOS SAFETY CAR, VERSTAPPEN CAMPIONE DEL MONDO
Nicholas Latifi impatta il guadrail esterno in uscita della curva 14 e pianta la sua Williams danneggiata in mezzo alla pista. La Safety Car entra in pista, con Verstappen che va ai box e monta pneumatici soft nuove, mentre Hamilton che invece prosegue con gomme dure usurate. A quel punto la Mercedes era sotto scacco.
Se Lewis fosse rientrato subito ai box avrebbe perso la posizione sul rivale, che avrebbe fatto l'opposto non fermandosi avendo le stesse mescole ma molto più fresche, mentre se avesse effettuato il pit stop al giro successivo sarebbe stato comunque dietro a Max dato che il distacco non era sufficientemente ampio per mantenere la leadership della corsa. Hamilton è quindi primo e Verstappen secondo, ma tra i due ci sono ben cinque doppiati.
Al penultimo giro la Direzione Gara decide che quelle cinque vetture possono sdoppiarsi per un duello finale tra i due contendenti al titolo proprio all'ultimo giro. La decisione di Michael Masi, il Direttore di Gara, è molto discutibile dato che ha fatto sdoppiare solo quelle vetture, per giunta comunicandolo in netto ritardo, e non tutte quelle che erano doppiate.
La gara è quindi ripresa con Verstappen che ha attaccato in frenata all'interno della curva 5 Hamilton sopravanzandolo. Il sorpasso decisivo all'ultimo giro dell'ultima gara del mondiale tra una moltitudine di polemiche grazie al quale l'olandese della Red Bull è il nuovo campione del mondo della Formula 1. La Mercedes ha vinto l'ottavo mondiale costruttori consecutivo. Comunque sia nessuno dei protagonisti assoluti meritava un finale così controverso di una stagione epica e memorabile. 

DOPPIO RECLAMO MERCEDES RESPINTO
Nel post gara, la Mercedes ha presentato un doppio reclamo: il primo è relativo alle onde che Max ha fatto all'ultimo giro per difendersi su Lewis, il secondo riguarda gli articoli 15.3 e 48.12 del regolamento sportivo in riferimento alle procedure di sdoppiaggio in regime di Safety Car. La FIA ha respinto ambedue i ricorsi. Il costruttore di Stoccarda avrà tempo fino a domani per rincorrere in appello al Tribunale di Parigi.

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